“Casa è quel posto dove vorrebbero sempre che ti fermassi un po’ di più".
Questa citazione, tratta da Revival di Stephen King, mi fa pensare a quella sensazione che i lettori conoscono bene: quando stai talmente bene dentro le pagine di un libro, da non volertene andare.
Per quanto Stephen King, al ritmo di un libro all’anno, non sempre riesca a mantenere livelli eccelsi, resta uno di quegli autori-feticcio nei quali amo rifugiarmi quando tutto il resto mi delude o, peggio, nemmeno mi attrae.
Ed è stato proprio leggendo Revival (Sperling&Kupfer, 2017, traduzione di Giovanni Arduino) che, provando per l’ennesima volta il desiderio di tornare sopra al libro e di parlare dei personaggi, ho pensato a un gruppo di lettura.
E’ almeno dal 2017 che penso che vorrei condurre un bookclub, negli anni ho avuto mille idee e ne ho realizzate zero.
Principalmente per una forma distorta di sindrome dell’impostore: con tutti i gruppi di lettura che esistono, ne serve davvero un altro?
Che poi è la stessa domanda dalla quale è nato il mio blog Un altro blog sui libri?.
La risposta: no, non c’è bisogno di un nuovo bookclub, ma ne ho bisogno io.
In autunno quindi partirà il mio bookclub dedicato a Stephen King e si chiamerà Alla corte de Re.
Sicuramente ne sono esistiti e ne esistono sul tema, ma ho bisogno proprio di creare una cerchia di persone appassionate o curiose che abbiano voglia di condividere i loro pensieri quando leggono i libri di King.
Quindi, invece di convincere i futuri partecipanti della Corte sui motivi per cui dovrebbero prendere parte al bookclub, racconto quali sono i motivi per cui ho deciso di crearne uno.
Perché ho bisogno di un bookclub a tema Stephen King
Ogni volta che un libro finisce, sento il bisogno di tornarci sopra
Ogni volta che un libro finisce, sento il bisogno di parlarne con altre persone
La produzione di King è sconfinata e tocca media diversi: perché non condividere l’esplorazione della crossmedialità?
Spesso mi capita, solo con alcuni libri, di dirmi “Dovrei rileggerlo per approfondire certi passaggi”. E finisco per non farlo mai. Inserita nel contesto di un bookclub, dovrò farlo.
Non sono un’esperta di Stephen King, sono un’appassionata: non mi metto in cattedra, voglio mettermi in cerchio e voglio (ri)leggere il Re insieme ad altri.
Non ho ancora deciso le modalità ma i punti fissi saranno:
Un libro al mese
Una discussione online
Un gruppo telegram
Qualche divagazione letteraria: Stephen King ha tributato onori ad alcuni autori, senza i quali il suo stesso lavoro sarebbe stato diverso, e sarebbe interessante introdurne qualcuno.
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